Tu che mi ascolti
E troverai tra le pieghe del destino l’anima del sole
attimi in cui io t’ho vissuta ,t'ho amata ...
troverai in me il terrore ,la gioia ,l’amore !
Il tormento di chi sa solo amare .
E mi scoprirai poeta di virtù eccelse
la doppia faccia di un illuso ,
il capriccioso modo che ti coglie e lega ;
che all’apparenza discerne il bene.
Farai tesoro dei miei squilibri su natiche lucide
e ne diventeranno eco della musica ,respiro caldo ;
in ogni verso scandirò la frase :
voglio viverti e renderti felice.
E sarai il ventaglio del futuro!
La bizzarra nota che dal unisono sale,
sarai la brezza del raggiante vento
la quinta essenza di energia eccezionale.
Tu che mi ascolti sotterri baci sotto la neve …
davanti a un focolare il sorriso del rosso fuoco ;
a testa bassa il crudo tempo che passa ,
occhi che si sgranano al canto delle ossa .
E un giorno quando sarò rugoso ,e brutto
quando la mia anima sarà incerta,
sulle febbrili labbra poserò la mia rosa assassina ;
alla forca degli araldi ove deporrò la corona dei saladini .
E come freddo giocoliere la mia ilarità si veste affanni bui,
veste lacrime senza velo …
mugghia tra i lupi il rosso inferno
indossa l‘aria del tuo profumo.
Giovanni Maffeo - Poetanarratore .